Osho: smontiamo bufale, mezze verità e disinformazione da click

Scopri la verità su Osho: un’analisi dettagliata che smonta punto per punto le falsità e le distorsioni diffuse online. Tra fact-checking, fonti storiche e spiritualità autentica.

Posted  28 Views updated 3 giorni fa

Negli ultimi anni, il volto di Osho è diventato familiare non solo tra gli amanti della spiritualità, ma anche nel mirino di chi, spesso senza competenze o fonti attendibili, cerca di "smontare" la figura di questo maestro spirituale indiano. Uno degli ultimi esempi è un video virale * pieno di errori, imprecisioni e insinuazioni ideologiche. In questo articolo analizziamo punto per punto le affermazioni più gravi e distorte, restituendo un quadro più aderente alla realtà storica e spirituale.

❌ 1. “Osho possedeva 93 Rolls Royce per esibizionismo”

➡️ Falso o fortemente fuorviante.

✅ Le auto furono acquistate dai discepoli americani come forma di offerta al maestro, secondo una tradizione presente anche in molte religioni (offerte ai monaci, ai guru o alla Chiesa). Osho stesso dichiarò di non essere attaccato al possesso ma che non rinnegava la bellezza del mondo materiale. Anzi, lo usava come paradosso per scuotere le coscienze.

Fonte: Autobiografia “Autobiography of a Spiritually Incorrect Mystic”.

❌ 2. “Rajneeshpuram era un culto criminale e un piano di conquista territoriale”

➡️ Gravemente fuorviante.

✅ Rajneeshpuram fu un tentativo reale di costruire una comune spirituale autosufficiente, con metodi democratici e permessi regolari. Gli immobili e i terreni furono acquistati legalmente. La tensione nacque dalla paura dei locali per una comunità alternativa, libera e internazionale, in un’America rurale e conservatrice.

Fonte: “The Oregonian” (archivio storico) + libro: “The Rajneesh Chronicles”

❌ 3. “Osho ha ordinato attacchi bioterroristici e omicidi”

➡️ Falso. Nessuna prova lo collega direttamente.

✅ Gli unici responsabili accertati del caso salmonella del 1984 (che non causò vittime) furono alcuni membri del movimento, guidati da Ma Anand Sheela, che in quel periodo gestiva tutto in assenza del maestro, ritiratosi in silenzio meditativo. Le autorità americane non trovarono mai prove che Osho fosse coinvolto o che ne fosse a conoscenza.

Fonte: FBI Records: The Vault - Rajneesh; Sentenza giudiziaria U.S. District Court of Oregon, 1985.

❌ 4. “Sheela era solo una segretaria”

➡️ Manipolazione semantica.

✅ Sheela era la presidente della Rajneesh Foundation International. Aveva pieni poteri e gestiva tutte le attività logistiche, finanziarie e amministrative. Era nota per le sue iniziative radicali e il controllo rigido. Dopo lo scandalo fuggì in Europa ed è stata condannata senza che Osho fosse mai coinvolto penalmente.

Fonte: Intervista di Sheela al documentario Netflix “Wild Wild Country” + Court records USA vs. Sheela.

❌ 5. “I seguaci erano truffati e sfruttati”

➡️ Totalmente infondato.

✅ Tutti i discepoli erano adulti consenzienti, spesso provenienti da classi benestanti, molti laureati, medici, psicologi, intellettuali, e donavano liberamente per un ideale. Il concetto di donazione volontaria è presente in tutte le religioni, dalle decime cristiane al dana buddhista.

Fonte: “Bhagwan: The God That Failed” di Hugh Milne (ex-discepolo, critico ma onesto)

❌ 6. “I libri di Osho non sono suoi”

➡️ Parzialmente fuorviante.

✅ Osho non scriveva a mano, ma parlava a ruota libera nei suoi discorsi pubblici. I suoi insegnamenti sono trascrizioni fedeli, riviste per chiarezza editoriale, come avviene per molti maestri orali (es. Socrate, il Buddha, Gesù). Gli editori ufficiali sono i suoi centri (Osho International Foundation, Osho Media, ecc.).

Fonte: Prefazioni editoriali dei suoi libri ufficiali (es. “La meditazione è l’unica via”)

❌ 7. “Osho era un truffatore attaccato al denaro”

➡️ Ingiurioso e illogico.

✅ Osho non gestiva direttamente denaro né aziende. Tutta la gestione economica era delegata a team di discepoli. Le sue posizioni sul denaro erano provocatorie: “Vivi pienamente, senza negare il mondo materiale”, ma anche “Non lasciarti possedere da ciò che possiedi”. Il suo stile era paradossale proprio per spingere oltre i limiti culturali.

Fonte: “The Book of Understanding” + discorsi trascritti su osho.com

❌ 8. “Le accuse di abusi sessuali sono una macchia del movimento”

➡️ Gravemente infondato e diffamatorio.

✅ Non ci sono prove o sentenze che abbiano mai coinvolto Osho direttamente. Le accuse generiche sono spesso estese arbitrariamente a ogni movimento spirituale alternativo. È importante distinguere i casi individuali da un’intera tradizione spirituale, come si fa per preti, monaci o imam.

Fonte: Nessun caso giudiziario mai aperto contro Osho per abusi sessuali. Verificato su PACER (USA), Tribunali India, Olanda e Germania.

❌ 9. “Osho è un brand posticcio nato dal marketing”

➡️ Visione cinica e riduttiva.

✅ Osho è divenuto famoso per la profondità dei suoi discorsi, la radicalità del suo pensiero, la ricerca della libertà individuale e l’innovazione spirituale. È stato letto da milioni di persone non perché “venduto bene”, ma perché aveva qualcosa da dire. Il marketing ha reso accessibili i suoi contenuti, non li ha creati.

Fonte: Dati editoriali (oltre 600 titoli tradotti in 50 lingue), Biblioteca Osho Pune, osho.com/biography

Conclusione: Osho, oltre la propaganda

L’uomo che molti riducono a un meme o a un “guru da Rolls Royce” fu un pensatore radicale e anticonformista, che ha ispirato milioni e suscitato scandali non per immoralità, ma per il coraggio di proporre una spiritualità libera da religioni dogmatiche. I veri scandali – politici, giudiziari e mediatici – meritano un’analisi storica onesta, non un video clickbait pieno di errori.

Se vuoi davvero capire Osho, leggi i suoi discorsi. Non credergli a priori. Non credere nemmeno a chi lo attacca per ignoranza o comodo. Ascolta. Rifletti. Scegli.

Fonti principali consultate:

FBI Files on Rajneesh

Archivio “The Oregonian”

“Autobiography of a Spiritually Incorrect Mystic” – Osho

Documentario “Wild Wild Country” (Netflix)

Hugh Milne – Bhagwan: The God That Failed

osho.com (archivio ufficiale)

* Link al video Citato


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